L’astrofotografia a banda stretta utilizza filtri astronomici per catturare immagini di luce da specifiche bande di lunghezza d’onda. Viene spesso utilizzata per produrre immagini di nebulose. Si tende ad utilizzare un’apposita fotocamera per l’astronomia.
I fotogrammi risultanti sono monocromatici ma possono essere elaborati in Persona stack astrofotografia proprio come i fotogrammi a colori.
Diverse immagini monocromatiche, ciascuna scattata con un filtro diverso, possono essere composte manualmente in un’immagine a colori.
I filtri più comunemente utilizzati rilevano l’idrogeno-alfa (Ha), l’ossigeno-III (O-III) e lo zolfo-II (SII).
Prima della composizione, utilizzare la Persona stack astrofotografia per creare tre immagini separate, ciascuna da fotogrammi di un filtro astronomico differente.
Per assicurarsi di iniziare con un documento con le proprietà corrette, inclusi risoluzione e formato colore, utilizzare uno dei tuoi documenti monocromatici già impilati come base su cui eseguire la seguente procedura.
Non esiste un’assegnazione dei colori universalmente accettata per ogni elemento chimico, quindi si consiglia di sperimentare. Ad esempio, la tavolozza Hubble assegna il rosso a S-II, il verde a Ha e il blu a O-III.
Utilizzare il proprio giudizio artistico per la post-elaborazione. Ad esempio, è possibile: